giovedì 28 febbraio 2013

OLIVIERO TOSCANI - LA FORZA CREATIVA

al genio creativo di Oliviero Toscani,
 nel giorno del suo compleanno.

Un guru della comunicazione non convenzionale, fonte di ispirazione per tutti coloro che trovano "nell'improbabile uno strumento di rottura nei confronti di una  visione scontata e condizionata del mondo e dell' umanità che lo popola.
 
Oliviero Toscani, figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano il 28 febbraio del1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università delle Belle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, UNIC, Ministerodel Lavoro, Artemide, Woolworth e altri. Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Salute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, e contro il randagismo. Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo.
Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l' identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo.
Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.
Dal 1999 al 2000 è stato direttore creativo di Talk Miramax a New York.
Toscani è stato uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto diversi libri sulla comunicazione.

 Dopo più di quattro decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni.
Dal 2007 Oliviero Toscani inizia Razza Umana, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina e per le Nazioni Unite, il Guatemala. Nel giugno 2010 inaugura, in collaborazione con il Professor Salvatore Settis e il FAI, Nuovo Paesaggio Italiano, progetto contro il degrado dell’Italia.
Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.
Ha vinto numerosi premi come quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, due volte il Gran Premio d’Affichage, e numerosi premi degli Art Directors Club.


È stato vincitore del premio "creative hero" del Saatchi & Saatchi Clio Hero Show.
L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli conferisce il premio Il Sogno di Piero e riceve dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il premio comeAccademico d’Onore. Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts.
fonte per biografia

mercoledì 27 febbraio 2013

AMBIENT MARKETING: l'esempio di "A Good Day to Die Hard"

 PUBBLICITA' CON EFFETTO SORPRESA
  Ti suggeriamo di osare 

Un film d’azione come Die Hard non può essere presentato con un semplice poster. La nuova pellicola, A Good Day to Die Hard, che esce 25 anni dopo il primo episodio (sì, ho detto 25), è stata lanciata con una campagna outdoor… davvero esplosiva. Ecco nelle immagini a lato alcuni esermpi (Fonte)
 La scelta vincente da parte della produzione è stata quella di affidare la promozione del film ad una campagna di ambient marketing proprio per connotarne l'innovatività rispetto al prodotto di 25 anni fa. Come noto agli esperti di comunicazione l'ambient marketing è una forma di marketing non convenzionale che sfrutta l'ambiente (sia esso una strada, un negozio, un ascensore, una cabina telefonica, il bagno di una discoteca...) per "incontrare" il target.
 L'ambient marketing è nato per ovviare alla obiettiva difficoltà di "farsi vedere" nel crescente affollamento pubblicitario dei mezzi tradizionali e cerca di portare la pubblicità direttamente dove si trova il suo target specifico, costruendo messaggi ad hoc per i suoi obiettivi; un target potenzialmente molto ricettivo, perché colto "di sorpresa" in un momento di rilassatezza, in un ambiente ove si è recato con motivazioni completamente diverse da quelle usuali per la ricezione di una comunicazione pubblicitaria.
 La pubblicità perde la sua normale connotazione, si presenta in tempi e luoghi che generalmente non le appartengono, arriva senza filtri alle persone, viene apprezzata, suscita interesse, stupisce e sorprende, non è vissuta come un'imposizione, ribaltando così il normale rapporto tra messaggio pubblicitario e target che si ha con i media convenzionali.

E tu affideresti la promozione del tuo brand o dei tuoi prodotti ad una campagna di ambient marketing?
NOI TI SUGGERIAMO DI OSARE

CONTATTACI!


giovedì 21 febbraio 2013

Creazione e gestione professionale di pagine aziendali facebook

Yes we are

Progetto Facepill, creazione e gestione professionale di pagine aziendali facebook

Clicca sull'immagine a destra e leggi la nostra presentazione.

sabato 16 febbraio 2013

L'AMORE AL TEMPO DEI SOCIAL

L'amore ai tempi dei social
Da un’infografica di Men’s Health basata su un’indagine che ha coinvolto quasi 3000 persone, emerge che il 70% degli intervistati utilizza il social network per flirtare con altre persone e di questi il 25% lo fa mentre è “sentimentalmente impegnato”. 
Il 24% degli intervistati nasconde il proprio vero stato sentimentale su Facebook (chissà perché?!) e il 27% non lo mostra per niente, ma solo il 50% di questi è realmente single…
Eh, eh, eh!
Addirittura il 32% delle donne e il 40% degli uomini utilizza Facebook per restare “in contatto” e provare a tornare con il proprio ex-partner… ma non tutti lo fanno da single.
Come se non bastasse 1 divorzio su 5 negli Stati Uniti è causato da Facebook, o meglio da un determinato utilizzo di Facebook.
Qualche altra curiosità nell’infografica qui sotto.
E… fate i bravi!  
Fonte: http://www.nowmedia.it/

giovedì 14 febbraio 2013

L'improbabilità è la vera sfida.

COPPIE IMPROBABILI?
 
Il partner ideale? 
Lo trovi in tempi, luoghi e mondi che credi non ti appartengano, ma che scoprirai essere "l'alcova" ideale in cui realizzare ogni tuo desiderio e dare forma ai tuoi pensieri.
Il partner ideale? 
E' il piu' improbabile e proprio per questo diventa essenziale e fondamentale. Differeneze che si completano.
 
L'improbabile come sfida questa è la nostra filosofia, è l'anima del nostro business.
La nostra ambizione? Diventare il tuo partner ideale.
Ti aiuteremo a crescere e a soddisfare appieno le esigenze della tua azienda. 
Ti accompagneremo attraverso nuove strade che da solo non avresti mai percorso!

martedì 12 febbraio 2013

WWW - 50 SFUMATURE DEL WEB

Viviamo nell'era del web 2.0, per intenderci siamo nella fase in cui le potenzialità della rete possono finalmente essere sfruttate appieno ed in maniera integrata. Parafrasando il titolo di un libro di successo possiamo scherzosamente parlare di "50 sfumature del web", proprio per rappresentare la realtà attuale, in cui la rete si identifica come mondo di relazione o come spesso amiamo definirlo, come piazza virtuale, in cui intrecciare rapporti.
Il web 2.0 è il nuovo scenario travolgente e appassionante che offre soluzioni di fascino e come per la passione nel noto best seller , non esistono limiti o tabu' . ogni maglia di questa rete, ogni anello di questa catena porta a svelare un lato per molti ancora "oscuro": il "gioco" della comunicazione in rete, dell'interattività e della comunicazione orizzontale.
La dinamica del web 2.0 è fondata proprio sul principio della "relazione": la rete non si limita piu' ad essere uno strumento di approvvigionamento di informazioni, ma assumendo anche il ruolo di piazza virtuale, diventa un luogo di incontro in cui si moltiplicano in maniera esponenziale diverse tipologie di relazione. Ecco che a questo punto anche il marketing e la comunicazione approdano alla piazza virtuale per creare business.
E' un passaggio inevitabile
Ma quante saranno le sfumature del web? Impossibile rispondere.
Sicuramente sono molteplici quelle offerte dai Social network, luoghi di comunicazione e aggregazione per tutti, grazie a soluzioni tecnologiche sofisticate: uno per tutti è l'esempio di facebook, ma notevole successo hanno anche le comunità sviluppate all’interno delle piattaforme blog: in entrambi i casi si tratta di pagine web personali interpretate e sviluppate in chiave 2.0, con la possibilità di avere profili personali interattivi nei social network e soprattutto attraverso i blog.
Un ulteriore esempio potrebbe essere quello dell'e-mail che spesso viene sostituita da sistemi piu' immediati quali quelli dell'instant messaging come Messenger o Skype e dallo sviluppo di sistemi di messaggistica analoghi alla posta elettronica ma interni ai social network; chi rimane continuamente collegato è portato infatti a impiegare i sistemi più immediati.
Non dimentichiamo infatti, che Web 2.0 è non solo interattività e relazione ma anche velocità.
Ma quante aziende soprattutto nel mondo delle PMI hanno subito il fascino della nuova comunicazione? Quante hanno deciso di affidarsi al web 2.0, abbandonando ogni "tabu'" legato ad apparenti certezze e sicurezze date dal marketing e dalla comunicazione tradizionale?
"Non c’è dubbio che il web 2.0 sia una prospettiva allo stesso tempo promettente e impegnativa per quanto riguarda il business. Internet ha già aperto da molto tempo nuove strade e delineato scenari che hanno spiazzato le imprese e le organizzazioni, perfino le più avanzate; nel momento in cui la tecnologia ha reso accessibile una rete di comunicazione planetaria i sistemi socio-economici si sono mostrati del tutto impreparati ad affrontare il tanto atteso avvento della società dell’informazione. Di conseguenza dalla creazione del WWW si sono visti paradossi clamorosi: invenzioni geniali di teenager assieme a imbarazzanti ingenuità di potentissimi amministratori delegati; imperi economici sorti da un garage con due PC nel giro di 12 mesi, e società quotate in borsa incenerite dal Nasdaq in poche ore; blog di hobbysti con milioni di lettori e portali verticali creati da aziende leader nel settore che totalizzavano più addetti che visitatori."
Una cosa è certa , grazie al web 2.0 la comunicazione interattiva schiude interessanti opportunità alle piccole-medie imprese, che avendo dimensioni ridotte possono comunicare in prima persona con la loro clientela, a differenza delle grandi corporation.
Per una PMI che sappia sfruttare correttamente i canali del web e le sue potenzialità sarà pu' facile passare dalla fidelizzazione della clientela attraverso la trasparenza, il supporto e l’assistenza, la massimizzazione della customer satisfaction e lo sfruttamento del feedback dei clienti per migliorare prodotti e servizi.


Qual è la chiave dell'esistenza?

Esistere, dal latino Ex-Sistere forma secondaria derivata da Stare, stare saldo essere stabile, per chi crede alla creazione significa "essere in atto".
L’esistenza in quanto categoria, cioè determinazione concettuale di un particolare modo di essere, implica una serie di problemi metafisici. La relatività e finitezza con cui si presenta a noi l’esistente di fatto, richiamano il problema della sua origine (nascita) e della sua fine (morte), e perciò del suo rapporto con il principio (problema del divenire); la sua consistenza, il durare e mantenersi nell’essere implicano il problema del rapporto con l’essenza. Tali questioni, che la metafisica risolve, in generale, nell’ambito di una dottrina dell’essere in quanto essere, si ripresentano, in concreto, quando si consideri quel tipo di esistenza che è l’umana, ove l’esistere è un esistere che ha la coscienza di esistere. La questione diviene allora problema dell’uomo di fronte a se stesso, anzi l’esistenza tende a coincidere con la sua stessa problematica, la quale si anima di un calore e una passionalità ignote alla freddezza scientifica della metafisica . Sorge così, dalla considerazione dell’esistenza umana concreta, una tematica ricchissima, che investe tutti i problemi della vita e del destino individuale, in quanto l’esistere è sentito dall’uomo come il proprio personale esistere, e si presta quindi ad esser variamente descritto secondo l’infinita molteplicità di strutture che la vita umana assume.

venerdì 8 febbraio 2013

SOCIAL WEB MARKETING e LANDING PAGE


CALL TO ACTION
Nel web marketing, la landing page è la specifica pagina che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link apposito o una pubblicità. Spesso, questa pagina mostra contenuti che sono un’estensione del link o della pubblicità, oppure la pagina è ottimizzata per una specifica parola chiave (keyword) o frase per “attrarre” i motori di ricerca. (Wikipedia)
       La landing page, pagina di atterraggio, è la pagina in cui l’utente 2.0, come a noi piace definirlo, “atterra” dopo aver effettuato una ricerca su Google, su altri motori di ricerca o Facebook. Non confondiamo la landing page con una home page perché ha finalità e obiettivi diversi: “call to action” ovvero spingere l’utente a compiere un’azione quale contattare l’azienda, interessarsi a una promozione, conoscere un nuovo prodotto o, nel caso di Facebook, diventare “fan” della pagina.
Quando l'utente "atterra" su queste particolari pagine, sono pochi i secondi a disposizione per catturare la sua attenzione e convertirlo da “utente” a “fan”.
Una landing page va interpretata quale l’opportunità per l'azienda di comunicare la propria corporate identity, i propri valori, il proprio lo stile…insomma di fare branding.
Non da ultimo va ricordato che una "giusta" landing page aiuta molto nell'indicizzazione.
Una buona landing page deve quindi stimolare i desideri dei visitatori per convertirli in clienti, cosa che ad esempio le home page tradizionali non sono in grado di fare. I vantaggi sono parecchi: rivolgersi ai potenziali clienti con messaggi mirati, sulla base dei termini che hanno ricercato; migliorare il proprio Quality Score (il punteggio assegnato alle parole chiave acquistate); evitare di distrarre i potenziali clienti dall’azione-obiettivo della campagna pubblicitaria. In sintesi, la landing page deve catturare l’attenzione, stimolare il desiderio,indurre all’azione, per far sì che il processo di acquisizione cliente giunga al termine.
Buon lavoro

venerdì 1 febbraio 2013

UNA FAN PAGE DI SUCCESSO? ALCUNI CONSIGLI

1. Creare post di qualità Se volete che alla gente piaccia la vostra pagina, occorre riempirla di contenuti interessanti. Una volta che i post sono stati commentati, l’amministratore dovrà rispondere prontamente ai fan, commentando a sua volta i loro feedback. 2. Premiare la fedeltà dei fan Se il vostro è già un gruppo di successo, invitate i fan a far parte della vostra pagina e premiateli per la loro fedeltà, ad esempio, eleggendo un “membro del mese”. 3. Permettere e incoraggiare i fan a promuovere i propri siti Una strategia vincente per accattivarsi la benevolenza dei fan, è quella di consentire ai membri della pagina di condividere i propri contenuti, pubblicizzando anche il proprio sito o blog. Loro otterranno più visibilità e voi dei follower più soddisfatti. 4. Integrare i social plugin di Facebook al sito web ufficiale del gruppo Avere un sito web ufficiale conferisce alla brand un’aurea di professionalità e serietà. La pagina su Facebook permette di colloquiare con i fan in maniera semplice ed immediata. È importante unire queste due preziose risorse, inserendo nel sito ufficiale i social plugin di Facebook come il bottone “Mi piace” e i commenti.. 5. Ricordare ai vostri fan di cliccare “Mi piace” e condividere Nel momento in cui aggiungete un nuovo post, incoraggiate sempre i vostri fan a condividerlo se lo trovano interessante. 6. Utilizzare forum e altri social network Se usate in maniera attiva e costante altri social network o se partecipate regolarmente alle discussioni di un forum, postate lì la vostra pagina. Se godete di una certa popolarità in queste community è probabile che alcuni dei membri verranno a visitare la vostra pagina. 7. Taggare autori di post o pagine popolari di Facebook Il tool per taggare gli status può essere molto utile nel momento in cui inserite un post, quando parlate ad esempio dell’articolo ritrovato in un’altra pagina o scritto da un vostro follower. Fatelo soltanto se è necessario o sapete bene che sarà apprezzato. L’onestà viene prima di tutto. Darete nuovamente più visibilità ad un follower o ad una pagina amica e ne otterrete a vostra volta. 8. Partecipare alle discussioni anche in altre fan page e gruppi Utilizzando il motore di ricerca di Facebook, trovate pagine di nicchia, in cui potete inserire i vostri commenti. Prima di postare qualunque cosa, sarà meglio che contattiate l’amministratore e gli chiediate il permesso. Se gli risulterete simpatici, sarà probabile che lui stesso vi aiuti. http://www.facebook.com/FacePill